Photographer
Marco Tartaglia
Videomaker
Mattia Muccichini
Sono sposato con Benedetta e papà di due bimbi meravigliosi.
Amo la musica, in particolare i Radiohead per come riescono a catturarmi nel loro mondo. Amo le serie tv e il cinema di Martin Scorsese. Ed amo la fotografia.
Amo la fotografia perché è lo strumento che più di tutti mi aiuta a conoscere chi sono e a relazionarmi con la realtà che mi circonda. Mi aiuta a guardare più a fondo e a raccontare con intensità il mio quotidiano e su cosa poso lo sguardo.
Ho avuto da subito una predilezione ed un’attitudine particolare verso la fotografia di reportage, probabilmente perché la trovo senza fronzoli, diretta e sincera. È con approccio fotogiornalistico che racconto i matrimoni, senza inventare nulla, lasciandomi stupire da quello che accade, da primo testimone di uno spettacolo meraviglioso.
Faccio parte del collettivo fotografico Icon Photos, luogo di amicizia e di crescita, aiuto prezioso di fronte al mio lavoro e al cammino della mia vita.
Sono membro “SELECTED” dell’Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti (ANFM) e membro della Wedding Photojournalist Association (WPJA), la più importante associazione internazionale di fotografi matrimonialisti specializzati in reportage.
Qualche anno fa un mio amico di Firenze mi invitò al suo matrimonio. Mi ricordo ancora quando vidi il trailer delle sue nozze: pensai che fosse la cosa più bella che avessi mai visto. Di lì a poco decisi che avrei voluto fare il videomaker.
Così è iniziata la mia attività professionale, partendo da un colpo di fulmine. Piano piano ho approfondito la mia passione concentrandomi nell’ambito “wedding”. Ho conosciuto un modo diverso di approcciarmi ai servizi matrimoniali, un modo che mi affascinava maggiormente: il reportage. Ne ho imparato l’atteggiamento, la tecnica e quel tipo di sguardo fondamentale per un racconto sincero e fedele.
La caratteristica che più mi affascina di questo lavoro è la possibilità di cogliere il vero significato della circostanza che si sta riprendendo, la capacità di esprimerlo e lasciarlo trasparire in un video: che sia il senso di una attività commerciale, di un evento o della scelta di due persone di trascorrere insieme il resto della loro vita!
Sempre più spesso, parlando di fotografia di matrimonio, sentiamo usare il termine “reportage”, descritto semplicemente come “fotografia non in posa” o “fotografia spontanea”. Riteniamo che descrivere il reportage in questo modo sia estremamente riduttivo.
Il “wedding reportage” non si distingue dalla fotografia di matrimonio “classica” esclusivamente per non essere posata, ma, nella sua natura più onesta, indica un modo di fare fotografia specifico che implica l’utilizzo di ottiche, tagli e composizioni che derivano dallo studio del lavoro dei grandi maestri del fotogiornalismo. Ma l’aspetto fondamentale che caratterizza un reportage autentico è l’atteggiamento di rispetto e discrezione:
Il protagonista della giornata NON è il fotografo!!!
Questo atteggiamento nasce dalla convinzione che la realtà è già bella in sé e dunque non è necessario costruire e sovrapporre nulla. Lo sguardo del fotografo ha il compito di cogliere ciò che sta accadendo davanti a tutti – che nella confusione può sfuggire ad un occhio poco attento – e raccontare con sincerità quel giorno speciale pieno di sorprese e imprevisti.
E noi? Come lavoriamo?
Noi amiamo il reportage e dunque ogni scelta, dall’attrezzatura (utilizziamo solo ottiche fisse, per l’80% le foto saranno fatte con un 28 o 35 mm) all’utilizzo della luce (usiamo luce naturale), va in questa direzione.
Perché amiamo il reportage?
Per rispondere a questa domanda riportiamo un pensiero di un maestro italiano del wedding reportage, Carlo Carletti, in cui ci ritroviamo appieno. Dice Carletti: “Ogni volta che vado ad un matrimonio attendo con ansia quell’imprevisto che potrà sempre succedere […] . La forza dell’imprevisto crea quella bellezza a cui nessuno scatto organizzato e in posa può aspirare”.
Il reportage è l’unico approccio che permette di catturare quell’imprevisto, di lasciare in voi un ricordo autentico e più profondo della giornata vissuta, di avere delle fotografie uniche.
Il nostro compito è raccontare la vostra storia: vi seguiremo per tutta la giornata, dai preparativi ai balli finali, stando con voi in maniera discreta, con curiosità e voglia di divertirsi, senza mai imporvi cosa fare e come farlo.
Se lo desiderate, dopo la cerimonia siamo a disposizione anche per il momento dei “ritratti di coppia”. In questo caso è più complicato assumere un approccio reportagistico, nonostante questo non vi chiederemo mai di fare pose strane, innaturali o in cui non vi trovate a vostro agio, ma vi inviteremo semplicemente a stare un po’ tra di voi, a godervi qualche momento di silenzio, a riflettere su quanto appena accaduto… e poi… e poi di corsa a fare baldoria!!!